Ritorno al Rugby di Marca
Ciao a tutti
Sono passati quattro anni dall’ultima pubblicazione ed ora eccoci di nuovo qua.
Le vostre numerose richieste di essere continuamente aggiornati su nuove idee per la formazione dei giovani rugbisti, ci hanno stimolato a riprendere il lavoro interrotto. Vi presentiamo quindi alcuni suggerimenti da adottare in campo con i nostri ragazzi.
Qui di seguito una attenta analisi apparsa su www.repubblica.it che evidenzia quanto segue:
Quasi un bambino su cinque in Italia non fa sport nel tempo libero e per il 27% di loro la motivazione deve essere ricercata nella mancanza di possibilità economiche delle famiglie di affrontare questa spesa. Circa un minore su dieci, invece, non pratica attività motorie neppure a scuola.
Le abitudini più diffuse. La ricerca Ipsos descrive bambini e ragazzi abbastanza attenti all'alimentazione, che per una buona parte praticano attività sportiva, ma passano anche tanto tempo chiusi in casa davanti alla televisione, ai videogiochi o leggendo un libro. I ragazzi trascorrono in casa o a casa di amici molto del loro tempo libero, anche perché non ci sono spazi all'aperto dove incontrarsi o, anche quando ci sono, sono sporchi e poco sicuri. Solo il 44% dei ragazzi dichiara di trascorrere con i genitori più di un'ora di tempo durante le giornate lavorative, situazione che migliora nel weekend dove però quasi un bambino su quattro passa comunque meno di un'ora al giorno in attività coi propri genitori. Il tempo trascorso coi ragazzi in famiglia è per lo più dedicato a fare delle passeggiate e solo poco più di uno su tre va a visitare qualcosa, uno su quattro va al cinema e meno di uno su cinque fa attività sportiva coi genitori.
Poca considerazione per la pratica sportiva. Quando i ragazzi sono a casa, in media trascorrono 55 minuti al giorno su internet, 47 minuti giocando con i videogame; dal lunedì al venerdì passano in media 71 minuti al giorno davanti alla TV, tempo che si allunga nei fine settimana. Il 12% di loro sta davanti alla televisione più di tre ore al giorno durante i giorni feriali, percentuale che sale nel weekend. Circa uno su sei sta su internet e gioca ai videogame per lo stesso lasso di tempo. La considerazione che i ragazzi hanno dell'importanza della pratica sportiva e dell'attività motoria resta bassa: solo per meno della metà degli intervistati "uno che pratica sport viene considerato molto bene, perché piacciono i ragazzi sportivi". Per uno su tre questo elemento non è rilevante per la "popolarità" tra i coetanei e più di uno su cinque dichiara che tra amici bisogna invece saperne di videogiochi, campionato di calcio e cartoni animati.
Uno su 4 non cammina più di 15 minuti al giorno. Le occasioni di sport e movimento non si esauriscono però nella pratica sportiva e la sedentarietà dei ragazzi si conferma un tratto distintivo: un intervistato su quattro dichiara di camminare non più di 15 minuti al giorno, dato che aumenta nel Centro Italia; solo il 4% afferma di percorrere a piedi più di un'ora al giorno. Due su cinque vanno a scuola accompagnati in macchina da un familiare e gli altri si muovono utilizzando mezzi pubblici, a piedi o con la bicicletta.
Sull'alimentazione corretta, più teoria che pratica. Se da un lato i genitori non sono molto presenti in casa con i ragazzi, spesso a causa degli impegni lavorativi, quasi tutti considerano importante che i propri figli vadano bene a scuola e che pratichino attività sportive. Quasi 4 genitori su 5 dichiarano di "essere attenti a fornire alimenti salutari durante i pasti". L'87% afferma di conoscere le regole base dell'alimentazione che favoriscono la crescita equilibrata dei propri figli. È grazie alle tradizioni imparate dalla famiglia d'origine che i genitori sanno quali sono gli alimenti da mettere sulla tavola per i propri figli, ma nella messa in pratica quotidiana sono meno rigidi: infatti per ben il 32% si tratta di una applicazione solo occasionale.
Ma cosa mangiano? Il ruolo dei pediatri è invece molto importante per l'educazione alimentare dei propri figli, secondo quanto dichiarano i genitori intervistati: il 56% di loro vorrebbe che fosse proprio il pediatra a fornire loro le informazioni necessarie ad una corretta pratica alimentare e il 19% si aspetta che questi suggerimenti arrivino dagli insegnanti dei figli a scuola. Ma cosa mangiano questi ragazzi? Secondo quanto dichiarano i loro genitori, il 74% di loro mangia frutta e verdura almeno una volta al giorno, ma il 22% dei bambini e ragazzi non ha l'abitudine di fare colazione tutte le mattine.
Bambini e ragazzi sognano un parco con alberi e panchine per stare con gli amici. I bambini e gli adolescenti passano gran parte del loro tempo libero chiusi in casa o a casa di amici. Sono tantissimi i genitori che denunciano la mancanza di luoghi all'aperto dove i loro figli possano incontrarsi con gli amici. Anche laddove questi luoghi ci sono, spesso non vi sono le condizioni igieniche e di sicurezza necessarie
La carenza di luoghi di aggregazione. E' un fatto che incide sicuramente sulla scelta di passare del tempo in casa.
Sovrappeso e cattive abitudini alimentari. Troppi rischi per la salute dei bambini e dei ragazzi. Secondo quanto emerge dalla ricerca IPSOS, per un intervistato su quattro il problema del sovrappeso e dell'obesità infantile riguarderebbe oltre il 30% dei bambini, fenomeno che è ancora più grave tra i bambini in età di scuola primaria. Si consolidano inoltre abitudini poco sane, come quella di non fare la prima colazione tutte le mattine, abitudine che peggiora col crescere dell'età.
Le abitudini insane. Accanto a delle buone abitudini, si confermano quelle meno sane. Consumo limitato di frutta e verdura, la pessima abitudine di non fare colazione al mattino non aiutano soprattutto in un contesto in cui i bambini e i ragazzi passano la maggior parte del loro tempo senza fare attività fisica e sportiva. Le conseguenze sulla salute e sul benessere rischiano alla lunga di diventare significative.